QUANTI: Approfondire e condividere
Un progetto culturale-politico per il XXI secolo
Perché una nuova associazione culturale? La società sta cambiando molto rapidamente. Il cambiamento è sotto gli occhi di tutti, ma quello di cui pochi ancora si rendono conto è che aumenta continuamente anche il ritmo di questo cambiamento. Quello che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni è poca cosa rispetto a quella che vedremo nei prossimi anni.
Uno scenario che muta di giorno in giorno non può che avere conseguenze di enorme portata in termini socio-economici: conseguenze che, a loro volta, determinano da un lato una profonda crisi di valori, dall’altro una grande insicurezza sulle prospettive future e sui possibili sbocchi dei processi in atto. Per fare chiarezza e per cercare di comprendere, per quanto possibile, la realtà in cui siamo immersi, dobbiamo fare un passo indietro e uno avanti.
Chiediamoci prima di tutto come si determina la nostra coscienza a livello individuale e collettivo, come si sono formate e sviluppate la consapevolezza e la conoscenza della realtà in cui ci siamo trovati a vivere in passato e in cui ci troviamo a vivere oggi. La visione del mondo che ognuno di noi si porta dentro si è formata fin dai primi giorni della nostra vita e si sviluppa continuamente in un processo in cui si combinano gli stimoli che riceviamo dall’esterno e l’elaborazione più o meno consapevole di ognuno di noi. I primi provengono inizialmente dall’ambito familiare, poi dalla scuola e dalla frequentazione di amici e conoscenti, quindi dall’ambiente culturale in senso lato: lettura di libri e articoli, visione di film e di spettacoli teatrali, televisione e radio, social media, associazioni culturali e politiche. L’elaborazione è non solo interpretazione del mondo reale, ma anche messa a punto di un modello di riferimento e la conseguente interazione fra le due modalità conoscitive (interpretazione del mondo e sua modellizzazione).
Questo schema si applica alla nostra specie (Homo Sapiens) fin dalla sua prima comparsa sulla Terra: l’unica, per quanto ne sappiamo, che sia capace di pensiero simbolico. Tuttavia è innegabile che l’intensità di questa interazione stia aumentando attualmente a un ritmo esponenziale. Le informazioni che arrivano continuamente ad ognuno di noi sono così numerose, da superare di gran lunga la nostra capacità di acquisirle, rielaborarle e interpretarle. Se tali caratteristiche spiegano, almeno in parte, le nostre difficoltà di comprensione di una realtà sempre più complessa, non dobbiamo tuttavia sottovalutare le formidabili potenzialità che nascono dalla possibilità di accedere in tempo reale alla conoscenza in senso lato e di condividerla con tutti gli abitanti del pianeta.
La proposta QUANTI
A questo punto viene spontanea l’idea di condividere l’approfondimento sui problemi che scuotono la nostra società nell’ambito di un gruppo che abbia l’obiettivo di mettere a fuoco tale approfondimento con tutte le persone interessate. Questa idea è la premessa su cui si basa la nostra proposta. In termini concreti, essa consiste nell’individuazione di un piccolo nucleo iniziale che si impegni a definire i temi da trattare e i relativi materiali di approfondimento, per poi predisporre e diffondere le schede necessarie per favorire la conoscenza dei materiali stessi. Per realizzare questo obiettivo verranno proposti periodicamente specifici incontri con operatori culturali qualificati. Ma ciò che distingue questa proposta dalle molte altre analoghe è l’idea di rendere disponibili a tutti gli interessati i materiali così elaborati, inclusi coloro che non avessero potuto partecipare ai nostri incontri, creando in tal modo una “base conoscitiva” permanente e in costante espansione. Ci proponiamo, in definitiva, di favorire quella “conoscenza diffusa” di cui tanto si sente oggi la mancanza. Questo sarà il vero punto di forza dell’iniziativa che abbiamo battezzato “Quanti”.
L’UOMO DEL XXI SECOLO DEVE RISCOPRIRE LA GIOIA DI VIVERE!